Troll Show - Labirinto della Masone

Eccovi l'ultimo articolo, uscito domenica 28 aprile per il gruppo "TB girls", tratto dalla rubrica da me curata "Troll show", rubrica che parla di moda, arte, libri, cinema ed altre amenità.

⬇️ Buona lettura ;-)


Nella rubrica "Troll show" di questo mese vi racconto di natura in un contesto d'arte e cultura.
In occasione della Pasqua, ho avuto modo di vistare il "Labirinto della Masone" a Fontanellato, in provincia di Parma.
Voluto da Franco Maria Ricci, editore parmense, e progettato insieme agli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto, ha aperto le porte ai visitatori nel 2015 ma sono occorsi ben dieci anni per realizzarlo.

Un breve cenno per chi non sapesse chi è Franco Maria Ricci.
Nato a Parma il 2 dicembre 1937 da famiglia aristocratica di origini genovesi, è un editore ed artista grafico. Laureato in geologia si appassiona alle arti grafiche progettando marchi, manifesti e pubblicazioni, si dedica altresì allo studio delle opere di Giambattista Bodoni (noto incisore, tipografo e stampatore nato nel 1740, che ha dato vita ai caratteri tipografici "Bodoni", nonché autore del Manuale Tipografico, vera bibbia per chi lavora nel mondo dell'editoria e della grafica) sino a ristamparne il "Manuale Tipografico". Il grande e inatteso successo di questa ristampa, lo porta a decidere di dedicarsi alla creazione di volumi raffinati, così nel 1965 fonda la casa editrice FMR che pubblica edizioni d'arte e letterarie di pregio.

Franco Maria Ricci, che vanta collaborazioni con personaggi di noto spessore artistico e letterario, rivela di avere avuto l'idea del labirinto circa trent'anni fa, conversando sul mito di re Minosse con lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, ospite nella sua villa parmense.
L'idea è quella di creare una sorta di giardino in cui potere passeggiare, perdersi e infine ritrovare la via senza pericolo alcuno, al contrario del labirinto mitologico creato a prigione per il Minotauro.
Il labirinto, che copre sette ettari di terreno e lungo 3 chilometri, è interamente realizzato con circa 200.000 piante di bambù di 20 differenti specie, il più grande esistente con queste caratteristiche.
Perché proprio il bambù? Franco Maria Ricci, nella sua residenza milanese, ha un giardino circondato da mura e un giorno un giardiniere giapponese gli suggerisce di creare un boschetto di bambù per mascherarle.
Segue il suggerimento e, nel giro di poco tempo, le piante di bambù crescono rigogliose, essendo un sempreverde rapido nella crescita, robusto, adatto anche nelle zone con temperature più rigide, soprattutto la varietà Phyllostachys bisesti, il bambù maggiormente utilizzato per il Labirinto.
Franco Maria Ricci si innamora così di questa elegante pianta, al punto da creare un giardino nella sua residenza parmense e, nel giro di poco tempo, si rende conto che il labirinto che ha in mente di realizzare, non può essere che di piante di bambù.

La visita, come per ogni parco o museo, inizia con l'acquisto del biglietto (€18 per gli adulti, €10 per bambini da 6 a 12 anni, per le famiglie composte da quattro o più componenti il costo forfettario è di €48, purché ci siano due adulti e almeno due figli che abbiano dai 6 ai 18 anni).
Prima di potere accedere al Labirinto, gentili hostess offrono alcune importanti informazioni, che non vi dirò per non togliervi il gusto della sorpresa. L'unica cosa che posso dirvi è: portatevi appresso il cellulare.

Varcata la soglia del Labirinto, si ha l'impressione di vivere in un tempo indefinito, quasi in una fiaba, contornati solamente da maestose mura di bambù che raggiungono una altezza di 15 metri e, in alcuni corridoi, arrivando persino a toccarsi nella loro sommità, formando una sorta di galleria molto suggestiva.
I sensi si acutizzano e colgono ogni piccolo rumore tra i canneti, talvolta spostati da un refolo di vento e talvolta dallo svolazzare di qualche uccello che ha trovato casa tra le fitte fronde.
Ma torniamo al percorso.
All'inizio sembra un gioco facile da risolvere, trovare l'uscita, in realtà, mano mano che ci si addentra, ci si accorge che così facile non è, ci si ritrova a percorrere più volte il medesimo tragitto senza capire bene come sia stato possibile.
Arianna sì che fu previdente quando diede al suo Teseo il famigerato gomitolo!
Però anche in questo Labirinto della Masone c'è una sorta di "filo di Arianna" che, tuttavia, si rivela una piccola illusione, come nei migliori numeri di magia in cui non si capisce bene dove sia il trucco.
La via di risoluzione del labirinto sembra ancora lontana e il tempo pare dilatato in un "persempre"; la tentazione di quel "filo" è pressante, nonostante la consapevolezza che cedervi significa rinunciare all'avventura, alla poesia ed all'atmosfera di mistero in cui si è avvolti.
Alla fine, suspance è la parola d'ordine e, guadagnata la via d'uscita, ci sono altre meraviglie da scoprire.
Il tempo per percorrere il Labirinto è stimato in circa una ora, una ora e mezza ma può divenire maggiore se ci si sofferma a scattare qualche fotografia o a fare una piccola siesta su una delle panchine disseminate nel percorso o… se ci si perde irrimediabilmente ;-)

Le altre meraviglie sono le architetture del Labirinto che alloggiano in una piazza al centro ed il Museo all'ingresso, una caffetteria, un ristorante, una hostaria e l'immancabile bookshop.
La piazza, di duemila metri quadrati, è circondata da porticati e ampi saloni per ospitare concerti e varie manifestazioni culturali.
Prospiciente la piazza, una cappella a forma piramidale (raggiungibile da uno saliscendi pavimentato adatto sia ai disabili che ai passeggini) a ricordo come simbolo di fede.
In fronte alla piazza si trova il Belvedere, raggiungibile da una suggestiva scala a chiocciola che conduce al punto più alto della struttura dove è possibile ammirare la vastità del Labirinto.
Il Museo ospita sia la collezione permanente di Franco Maria Ricci, ovvero circa 500 opere che vanno dal Cinquecento al Novecento e una Biblioteca con le sue collezioni bibliofile e tutti i libri da lui pubblicati in cinquant'anni di attività, sia un ampio spazio dedicato a mostre temporanee.
Quella in corso sino al 28 luglio è "La maniera Emiliana - Bertoja, Mirola, da Parma alle Corti d'Europa", con la partecipazione eccezionale del Museo del Louvre. Circa settanta opere dei due artisti che coprono il loro intero lavoro, un percorso quindi di riscoperta di questi artisti emiliani.
Se l'arte vi appassiona, resterete incantati dalla collezione di FMR.
Se amate i libri rimarrete impressionati dalla sua Biblioteca ricca di rari volumi e pregiate riviste, tutti consultabili.
Il mio consiglio è quello di dedicarvi una giornata intera, adatto anche a famiglie con bambini piccoli in quanto spesso creano eventi appositi per loro come, ad esempio, nel giorno di Pasqua la "caccia alle uova" (rigorosamente di cioccolato, per la gioia dei piccoli esploratori) disseminate per l'intero labirinto.

Se non lo avete mai visitato, vi consiglio caldamente di farlo, considerando la sua unicità in Italia e in Europa ne vale la pena e il prezzo del biglietto, che a prima vista può apparire caro, in realtà non lo è affatto pensando a tutta l'arte e la cultura contenuta nel Museo che si ha a disposizione in piena libertà.

Mi sono dunque ispirata alla natura, ai bambù, per adornare la collana con perla.
Il bead Labirinto non poteva di certo mancare!

Se volete…mostrateci, nei commenti, le vostre collane o bracciali con il bead "Labirinto".

- Elena Calanca -


Collana con Perla Bianca, designer: Lise Aagaard.

Beads:
Corona dal doppio bead Principessa (ritirato, designer: Søren Nielsen); Caterpillar (dalla LE del 30° anniversario, ritirato, designer: famiglia Nielsen-Aagaard); Avventurina (ritirato, designer: Lise Aagaard); Tronco della Felicità (designer: Louise Rimpler); Oro Baltico (dal WT Lituania, LE disponibile fino ad esurimenti scorte, designer: Lise Aagaard); Labirinto (ritirato, designer: Thor Høy); Unico S&B (designer: Lise Aagaard); Unico (designer: Lise Aagaard).









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